Todd Portnowitz, La caccia. Tre poesie in cerca della forma

Hunter using a sinkbox (photo via Greg Sorrell FB)

Traduzione dall’inglese dell’autore

 

Un’impresa speculativa a Chicago

 

 

Sono venuto qui a cercare una poesia,
qui, sotto Roosevelt Road,
appena dietro un cancello con scritto PERICOLO;
e per quanto sia evidente che è un lotto inoccupato,
l’affare di un imprenditore,
lunghe pozzanghere e erbacce,
continuo a guardare il cartello.

Appoggiato a un palo sull’entrata
mi guardo intorno e cerco una poesia – non un paesaggio
o un collage di paesaggi e grattacieli cornuti
o quelle due donne coi loro cani
di poco fa e nemmeno una poesia già scritta,
colta in un cespuglio oltre il recinto,

ma una poesia che non ci sia bisogno
né di scriverla né di pubblicarla,
una poesia dentro una busta,
dietro una lettera di presentazione
in arrivo a una rivista.

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La caccia

 
Questa poesia è un richiamo per la caccia,
scolpita e colorata come una vera poesia
per far avvicinare i lettori.
Non è stata fatta in una fabbrica,
né sul tornio di legno,
ma tagliata a mano con un’accetta
da un blocco di testo,
ridotta con la lama e segata,
tagliuzzata e smerigliata.
Il titolo è stato scolpito a parte
e attaccato dopo con la colla e i chiodi
e può fare da manico per facilitarne il trasporto.
Il tutto si può usare insieme a un sinkbox
che permette al poeta di accovacciarsi
immerso nel cuore della poesia
e attendere l’approccio del lettore.

Come richiamo, questa poesia aspira alla sufficienza—
le manca quel piumaggio,
quel galleggiamento naturale
e la voce di una vera poesia:
l’intento è di catturare lettori
non di fare arte.
È soltanto negli ultimi anni, infatti,
dopo la caccia senza freni dei lettori
e la Grande Depressione dei Lettori degli anni 90’,
che il fare richiami è diventato un’arte folk,
preoccupata soprattutto delle questioni d’estetica,
dell’imitazione della bellezza superficiale delle vere poesie
e del compatirsi da soli come un’abilità
un tempo essenziale alla sopravvivenza dei primi abitanti.

Altri poeti hanno sperimentato con i richiami vivi:
legano poesie vere alla terra
o tagliano a queste le ali,
così che il loro verso caratteristico attiri i lettori.
Queste poesie si chiamano “starnazzi.”
E questi poeti si chiamano “scribacchini.”
E i lettori non vedono l’ora di dimenticarseli, una volta morti.

Se un richiamo è troppo efficace
come una pannocchia
e porta alla cattura di troppi lettori,
verrà bandito
e la penna del poeta sarà confiscata.
In tal caso, il poeta potrebbe decidere di abbandonare
del tutto il suo mestiere e comprare i richiami di plastica.
O sennò di acquistare i lettori direttamente all’università.
O, ancora, di scolpire una penna, come richiamo per le autorità,
e depositarla sulla riva, come segno di congedo,
prima di imbarcarsi.

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Aula Magna

 
Si spengono le luci e siamo giù, nel sud dell’immaginazione,
in una città come di roccia bianca su una montagna verde,
eresia, una parola nera su un cielo bianco,
e stiamo saltando di prigione in prigione, di castello in castello,
e me ne voglio andare via, o più su, a stringere la mano a Galileo.

Potremmo essere su un’isola, Sri Lanka o Giava,
non si può dire; ma riferendosi a Tommaso Porcacchi,
al suo volume del 1527, “L’Isole più famose del mondo,”
si può dedurre Sri Lanka. Gli indigeni
hanno delle grandi orecchie e poca educazione,
oro e grandi elefanti vi si trovano in abbondanza.

Al centro dell’immaginazione, al centro
di sette gironi a spirale, larghi due chilometri
– la gradazione è così sottile
che salendo non si sente niente –
il Tempio del Sole ci tira dentro.

È così che, dopo tutta quella disinvoltura,
riaccendiamo la luce
e la Natura è un quadrato sulla lavagna
in cui Dio si manifesta con barre diagonali.

*

Immagine: Hunter using a sinkbox (foto via Greg Sorrell FB)

2 comments

  • Già che ci sono, domando: perché non pubblicare anche la versione in inglese? Quale lingua ha forma vera?
    Anche rispondere ai richiami è un’arte.

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  • Grazie Eugenia, la domanda è giusta. Le poesie stanno uscendo in questi giorni su una rivista americana e per evitare problemi col copyright aspettiamo che escano lì. Appena sarà possibile metteremo anche il testo originale.

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