[Sinottiche ventiquattrore (2018) è un testo che racconta spaccati delle vite di svariati personaggi del progetto Cronica familiare dei fratelli Miranda e Costante e di molti altri che nulla hanno potuto. Si tratta di una raccolta di 24 frammenti, uno per ora, da una giornata di settembre 2018.]
Sinottiche ventiquattrore
Italia, settembre 2018.
00, Genova
Severo Mai è in cucina. Fantastica un poema allegorico la cui complessità non è in grado di gestire e che dunque non scriverà mai.
01, Firenze
Al Finnegan’s High, Valentino Slam termina il suo spettacolo di poesie. I critici militanti in giacchetta bluastra sono ormai ubriachi, tentano imitazioni parodiche dello spettacolo, ridono smodatamente e fanno i gradassi. Li apostrofa un tale dai pantaloni color senape risvoltati. Sono più ostili di lui: va via.
02, Roma
Amelia Fideli cammina lentamente per i saloni di Palazzo Chigi. Stringe con la mano destra la tracolla del suo fucile e, mentre presta attenzione ad ogni rumore che inonda gli immensi spazi di sale e corridoi, pensa alternatamente ai suoi genitori, che ha lasciato nel loro paese di montagna in Val D’Aosta, al suo ex che tanto l’ha amata ma a cui non ha saputo corrispondere, all’infatuazione tutta platonica che ha per Marzia Bella ed al suo contrito rapporto con la sua latente omosessualità.
03, Firenze
Costante Mai ha passato la sera a cercare ancora, per i locali della movida, Diletta D’Amore Vero, senza conoscere il suo nome né le sue sembianze. Non riesce a verbalizzare il suo sconforto ed è obnubilato da un forte senso di confusione. Le voci delle persone riverberano nella sua testa in modo innaturale, con l’elasticità di un’intuizione, non di una scelta sintattica. Percepisce un che di verticale, ma è sopraffatto dalla propria orizzontalità.
04, Roma
Fera Infèri si sveglia di soprassalto. Di tanto in tanto le succede. Quando succede è a causa di un sogno ricorrente. Nel sogno è violentata da un ragazzo del suo quartiere, in provincia di Milano. Quel ragazzo non le ha mai parlato ma lei è stata a lungo innamorata di lui. Quando si risveglia da questo sogno ha solitamente un empito di violenza e si sente gli occhi color delle granate.
05, Genova
Lucilla Ardua si alza per andare in bagno. La luce del bagno riflette nel vetro di una cornice che contiene una foto dei suoi figli amati ma odiati, sostenuti ma non condivisi, da lei, pensa, forse non capiti. Dopo torna a letto e si addormenta senza aver sondato a fondo i risvolti di questo ragionamento. Le rimane un’infrastruttura per il sogno che la accompagnerà nei minuti successivi.
06, Milano
In un loft appartenente a suo padre, ma al cui proprietario è impossibile risalire, Amanda Poco esce riposata e distesa dal sopore notturno senza usare alcuna sveglia. Malgrado gli anni, non ha smesso alcune abitudini che aveva quando era una stella della pornografia. Si masturba ancora nel letto, si alza, va in bagno, prepara un caffè e fa colazione con una spremuta, un preparato di carne e verdura integrato da un grosso bicchiere di proteine e vitamine in polvere. Inizia la giornata energica e inusualmente ben disposta.
07, Roma
Miranda Mai passa accanto ad Alma Sparar Contigo, da cui riceve un saluto pronunciato ed eticamente rilevante. Fa un cenno in risposta e si avvia verso la sala in cui la aspetta Marzia Bella, per pianificare i rastrellamenti di Firenze. Per un secondo ha una sensazione di profonda noia. Poi raddrizza la schiena e sul suo volto torna il cipiglio che la fa amare, odiare, stimare, disprezzare.
08, Firenze
Tobia Fredioce si sveglia a fianco di Cortana D’Amore Vero, che usa come pigiama una vecchia maglietta del centro estivo. Tobia considera che quell’indumento è stato utilizzato solo in circostanze simili, dunque la possibilità che risulti brutto decade e rimane soltanto l’erotismo di una piccola donna seminuda in un letto tiepido. Ha un flash di Miledi e per un secondo gli viene quasi da piangere, vorrebbe sentire contro il suo malleolo il piede nodoso della sua ex moglie. Ma quello è un piede inconsistente, fatto di riverberi. Ha una percezione di caducità, dunque si alza e va in cucina.
09, Genova
Nerina Rossa è svegliata dalle campane della chiesa di fronte e dalla madre che rumoreggia in cucina. È ancora intontita dall’ubriacatura della sera precedente. Si sveglia ma ha una terribile sensazione di pesantezza che la tiene ancorata al materasso. Nota il taglio di luce che entra dalla fessura in fondo alle tapparelle, ne analizza la forma rettangolare e si ricorda d’improvviso di una sconosciuta che con somma soddisfazione pratica sesso orale a Seduto Successo nella penombra degli arbusti fuori dal centro sociale Terra di Qualcuno.
10, Roma
Alma Sparar Contigo termina il turno di guardia e si avvia verso l’ala di Palazzo Chigi riservato alle GALS. È entusiasta di essere stata notata da Miranda quando erano in accademia militare, pensa che quello sia il posto giusto per lei e mentre apre la porta che separa il corridoio dal loro salone si augura di essere presto inviata a Firenze per agire sul terreno sensibile e stanare le femministe.
11, Torino
Un passero si poggia sulla tomba di Miledi. La lapide porta una fotografia che le aveva fatto Tobia poco dopo averla sposata. La foto è sbiadita a causa del sole che da quando sorge fino al primo pomeriggio batte sulla lapide. Miledi è in piedi, ha i capelli mossi raccolti in una coda che spunta dietro la spalla destra, un maglione dolcevita natalizio pesante e largo le mette in evidenza il seno, cadendo. Dietro di lei un esterno, il giardino della casa di campagna dei suoi genitori. Lei sorride, forse ride di Tobia, forse pensa alla loro casa a Torino ed a quando saranno anziani insieme.
12, Firenze
Cortana D’Amore Vero si sveglia di nuovo: dopo aver fatto colazione con Tobia è tornata a letto. Guardando il soffitto come si vede qualcosa di inaspettato elabora una lunga frase dove pensa di avere straordinariamente riassunto l’essenza del suo universo fantascientifico. Poi pensa ad altre cose della sua vita. Quando è seduta sul water ricorda di avere pensato una bella frase fondata su una parola ricercata di cinque sillabe molto consonantiche. Non riuscirà a ricordarla fino alla totale degradazione di quel frammento di memoria, in giornata.
13, Roma
Marzia Bella si muove verso la mensa in cui pranza con le sue compagne. Cammina in modo rigido e si sente affaticata dal lungo incontro con Miranda che comunque non è terminato: manca la pianificazione degli equipaggiamenti dedicati alle varie zone di Firenze, le postazioni dei cecchini e lo studio dei punti di raccolta per le femministe catturate. Pensa a quelle donne e ad Amanda, ha un senso di pietà ma lo reprime. Sa di non poterselo permettere.
14, Milano
Siri Fescioni percorre una galleria del centro mandando un messaggio audio ad un suo collaboratore. Lo informa dell’esito dell’incontro con Molto Poco per una linea di abiti d’artista. Infilandosi la mano in tasca si ricorda delle felpe che utilizzava da ragazzo, che ora odia ma perdona avendole usate così tanto in passato. Pranza con un avocado toast ed un crodino, spende tredici euro e si fa fare fattura.
15, Firenze
Diletta D’Amore Vero è seduta in biblioteca e sta consultando un dizionario di greco antico. Malgrado sia il secondo anno del suo dottorato soffre ancora il greco, ma lo fa per abitudine. Alza gli occhi dal dizionario più o meno una persona ogni tre che le passano davanti. Sa di essere migliorata da quando era studentessa e riusciva con sforzo a saltare una sola persona ogni quattro o cinque. Si chiede se la sua vita le calzi a pennello mentre si accorge di quanto le sue mani sudate le consentano di avere un’ottima presa sulle pagine più sottili.
16, Genova
Dopo la mattina di lavoro, Luculla Ardua, passa due ore dentro il poligono di tiro, smette i pensieri tristi e felici, osserva da vicino le armi che usa, godendo del loro aspetto, e utilizza tutte le sue energie per focalizzare l’attenzione sul centro dei bersagli in movimento che passano a cinquanta metri di distanza dalla sue palpebre, impercettibilmente corrugate dalla sua tesa e combattuta solitudine.
17, Firenze
Come spesso dopo lavoro, Nioca Anela è seduta al McDonald’s del centro. È stata una segretaria fino alle 16, ora è l’albanese di seconda generazione integrata che i suoi genitori volevano. Beve un milkshake alla fragola, si riposa. Mentre osserva dei bambini combattere con le cannucce come spade, pensa di cambiare l’ambientazione del suo librogame da fantasy a steampunk, ma è un pensiero superficiale, che scorre. Si distrae notando che le strisce biancorosse delle cannucce si intonano alla borsa che ha visto dai cinesi la mattina precedente.
18, Berlino
Gavrilo Lepota mette nella bocca della modella lituana che ha sedotto la sera precedente un piccolo crostino di pane con sopra un pennellata di olio italiano e rosmarino. Lei è brilla e propensa a farsi spogliare. Lui guardandole i jeans strappati ricorda per un istante quando da piccolo faceva scorrere la punta del suo portamine nella trama spessa dei jeans, in profondità, e giocava a non rompere la mina. L’istinto lo spinge a baciare la ragazza una volta alzata la testa.
19, Genova
Con il piacere della consuetudine, Menato Le Corna entra in campo per la partitella del giovedì sera con gli amici. Il piacere gli è dato principalmente dalla magia di staccare la testa in un modo inusuale: non evitando di pensare ma concentrandosi molto su qualcosa di non consueto, ludico. Non lo sa però, non ha mai tentato una riflessione sul suo stato psicologico mentre gioca. Passa la palla e scatta sudando.
20, Roma
Hideo Bild mette un piatto di sushi appena preparato da lui stesso su un tavolo di legno di fronte alla vetrata che, essendo fuori buio, riflette la sua immagine come uno specchio. Mette una musica lounge a basso volume dal cellulare collegato in bluetooth al sistema hi-fi filodiffuso, si siede di fronte al piatto e medita per tre minuti. Poi prende le bacchette ed inizia a mangiare. Senza aderire alle cause della dittatura non avrebbe mai ottenuto quel meraviglioso appartamento, e lui, dissimulando con tutti ma non con se stesso, lo sa.
21, Roma
Franca Sangue, malgrado il termine del turno, si trattiene nell’officina per continuare i suoi studi meccanici ed avanzare nello sviluppo di uno specifico accessorio da installare sulle slitte dei fucili, che consenta alle GALS di mantenere una percezione dello spazio precisa anche in appartamenti labirintici. Sa che le femministe non possono nulla in quanto a equipaggiamento, senza colpire a sorpresa non hanno speranza. Poi pensa a Miranda e si ispira.
22, Roma
Venere Rossa è stesa nella sua branda, prima di addormentarsi pensa alla sorella, con cui non parla da molto tempo. L’ultima volta si è sentita dare della fascista da Nerina ed ha reagito tirandole uno schiaffo. Non pensa alla difficoltà di avere una sorella anarcoide, né alla difficoltà ed alla sofferenza di avere una sorella con cui non ci si può comprendere. Spera solo, un giorno, di non averla di fronte tra le righe delle femministe perché sa che allora, Nerina, in quel suo cuore confuso e di brace, avrebbe paura, mentre lei, saldo il calcio, vuota di pietà sororale, sparerebbe.
23, Milano
Molto Poco sta flirtando con alcune ragazze che lavorano nell’ambito della pornografia e non sono abituate alle feste dell’elite culturale milanese, ma gli confessano, alterate in modo seducente, che gli artisti a loro piacciono. Lui nota che hanno un vocabolario piuttosto semplice, al limite del volgare, ma si esprimono senza inflessioni regionali forti, e la cosa gli fa piacere. Pensa che, se avesse continuato, sua figlia avrebbe potuto insegnarle molto, ma ha fatto una scelta diversa e più pericolosa. Vive come non ricordandolo, ma quando sfiora l’idea si sente morire.
24, Genova
Severo Mai è in cucina. Fantastica un poema allegorico la cui complessità non è in grado di gestire e che dunque non scriverà mai.
Per scaricare l’intervento: https://formavera.files.wordpress.com/2022/07/cronica_testi-formavera_ultimo.pdf
Immagine di copertina: ‘Composizione urbana 1’ di Federico Ghillino