In occasione dell’evento Lucciole per lanterne presentiamo una fotografia di Cosimo Caruso, accompagnata da una prosa di Alessandro Perrone. L’opera sarà ospitata in una presentazione collettiva martedì 3 dicembre a Siena, presso i Magazzini del Sale.
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Lo spazio che muta presenza e non è che muto, sono io lo spazio che assiste al concrescere vegetale d’intenzioni e ultime parole in pietra, e ne fanno fabbriche e poi palazzi soccorsi da visioni di alterità e correnti, finché ognuno è compiuto, e si provano, si contemplano e si riposano, e già vengono illuminati da altri sogni e progetti e case che li demoliscono dove prima crescevano, e di tutto ritorna solo la luce, e le sovrasta, amica, non amica, le sovrasta. La sera, timidamente, il sogno di protrarla può farsi carne di lucciola, casualità di resistenza nell’arbitrario, che poi schizza confusa nel riparo di case e propositi, e lo spazio conserva tutte le fondamenta come cicatrici di una comunione mancata, di un aborto ripetuto, e non ne sa niente, che me ne resto ancora dietro il vetro, e sono stanche di essere di passaggio.
L’ha ribloggato su e ha commentato:
Alt(r)e luci. (Uno studio).
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bella fotografia – grande caruso!
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