Traduzione di Francesca Del Zoppo
Giulia Bencivenga, Unreasonable Whole (Gauss PDF, 2018)
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II. La malattia in sé
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ho perso il mio corpo molte volte svegliata legata al letto di un tizio svegliata
da
lui dentro di me ho perso il mio corpo molte
volte
mi sono ammalata di solito siamo in sincro mi lamento che non è ancora il momento quando [la pancia comincia
a farmi male l’ho perso mentre ballavo coi miei amici alla festa di ladyfag fatta di
md ho perso
il mio corpo per malattia allettata per mesi il mio letto!
il mio letto morbido la mia cara depressione
ho perso il mio corpo per malattia ho perso il mio corpo per
malattia
ho
perso il mio corpo per malattia
ho perso il mio corpo per malattia
ho perso il mio corpo per malattia ho perso
ho perso contro di lui
il mio corpo per malattia
ho perso il mio corpo ma continuo a pagarci sopra le tasse
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Per sopravvivere, avrei dovuto mangiare.
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E comunque, un piccolo seme di bagel o cracker potrebbe annidarsi dentro le sacche del mio intestino, causando irritazione. Si riempirà di pus, poi succederà una delle due cose. O il pus non avrà dove andare e si solidificherà su se stesso, si proteggerà con una sottile membrana cellulare, e un ascesso si presenterà come una perla levigata, o il pus fuoriuscirà – contaminazione. Gli organi non sanno nulla di confini, hanno già cominciato la loro traiettoria di sanguinamento l’uno nell’altro.
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Gli effetti collaterali della medicina includono
incubi. Visioni di un uomo che mi colpisce con una mazza,
forse una colomba col collo spezzato.
Vorrò non prendere le mie medicine.
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Inizierò a domandarmi quale parte di me ce la farà a sopravvivere alla malattia.
Certamente non la flora della mia fica.
Beh, almeno non sembri
malata, dice mia sorella.
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Con lo iodio, si ha la sensazione di pisciarsi addosso.
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Farò un’altra TAC.
L’esposizione alle radiazioni potrebbe benissimo essere la cosa che mi ammazza.
La conoscenza non serve
per salvare il mio corpo.
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Io sono una scrittrice che scrive ogni giorno ma soprattutto si fa un sacco di cocaina nei locali gay, anche se rispondo sempre con un severo, distintivo No quando il medico mi chiede se prendo droghe ricreative. Sono così sana, non capisco perché stia succedendo a me. Bevo continuamente infusi di curcuma e zenzero e sono vegetariana non perché mi importa degli animali voglio dire la distruzione fa parte della vita della natura ma non voglio contribuire a una società di consumismo e spazzatura mi importa davvero dell’ambiente credo sia davvero importante.
Tutto il dolore è una punizione, o solo quello delicato?
Me lo dimentico mentre le dico quanto sono innamorata di lei. Il suo composto dolcevita nero e una nuova frangia si sommano perfettamente alla fantasia che ho già creato dove noi siamo la perfetta super coppia lesbica artistica. Per anni avrebbe misurato con attenzione i bozzoli lattei sul tendine tra il mio pollice e il mio indice. Mamma le dico mentre perdo i sensi prolungando la a. Amo molto Emily, ma occuparsi di lei è tutta un’altra roba.
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Come per ogni altra cosa, sono venuta qui per Assoluta Necessità. Per favore ditelo al medico.
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Mi chiederanno qual è la mia professione quando andrò al pronto soccorso. Andrò al pronto soccorso tre volte a settimana e ogni volta chiederanno Professione? Ogni volta dirò provocatoriamente POETA!
Sono un’idiota, non è colpa loro.
Il medico mi guarderà e dirà Non mi meraviglia.
Lui è Platone, che mi caccia perché sa che sono peggio che cattiva – sono inutile.
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QUEL PEZZO DI MERDA! Non lo sa…
Io scrivo la malattia fuori dalla mia vita.
Io scrivo e dimentico che sto morendo di fame.
Io scrivo la gioia di rannicchiarsi davanti
al mio frigo rotto con stupore. Cosa cazzo
ci faccio con una busta di ciliegie, una mezza dozzina di uova? Mi rifiuto
di mangiare un altro uovo mezzo sodo, nonostante l’alto contenuto nutrizionale, nonostante sia semplice
da digerire.
Io succhio
una ciliegia, la sua sottile buccia matura
con l’occasione di preoccuparmi.
Affettando via il ghiaccio da una ciliegia, io scrivo
il suo eros, un nocciolo saponoso.
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care donne malate, loro muoiono
bevendo solo trasparenza
trasparentemente.
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II. The sickness in itself
i’ve lost my body many times woken up tied to some man’s bed woken up
to
him inside me i’ve lost my body many
times
i got sick usually we’re in sync i groan it’s not time yet when my belly begins
to ache i lost it while dancing with my friends at ladyfag’s party on
molly i lost
my body to sickness bedridden for months my bed!
my plush bed my dear depression
i’ve lost my body to sickness i’ve lost my body to
sickness
i’ve
lost my body to sickness
i’ve lost my body to sickness
i’ve lost my body to sickness i’ve lost
i lost to him
my body to sickness
i’ve lost my body but i keep getting taxed on it
In order to survive, I should’ve eaten.
And yet, small seed from bagel or cracker could nestle itself into the pockets of my intestines, causing irritation. It will fill with pus, then one of two things will happen. Either the pus will have nowhere to go and will harden on itself, protect itself with thin cell membrane, and an abscess appears like a smooth pearl, or the pus will spill out— contamination. Organs know nothing of boundaries, have already begun their trajectory of bleeding into each other.
Side effects of medicine include
nightmares. Visions of a man beating me with a club,
maybe a dove with a broken neck.
I will want to not take my medicine.
I will begin to wonder what part of me gets to survive sickness.
Certainly not the flora of my pussy.
Well, at least you don’t look
sick, my sister says.
With iodine, there is the sensation of pissing oneself.
I’ll get another CT scan.
Radiation exposure may as well be what kills me.
Knowledge does nothing
to save my body.
I’m a writer who writes daily but mainly does a ton of cocaine at gay bars, although I always answer a
strong, distinctive No when the doctor asks me if I do recreational drugs. I’m so healthy, I don’t know why this is happening to me. I am constantly drinking tumeric ginger tea and I’m a vegetarian not because I care about animals I mean destruction is a part of life of nature but I don’t want to contribute to a society of consumerism and trash I really care about the environment I think it’s really important.
Is all pain punishment, or only the gentle kind?
I forget this as I tell her how in love with her I am. Her demure black turtleneck and new bangs add
perfectly to the fantasy I’ve already created where we’re the perfect artsy lesbian power couple. For
years she would carefully measure milky bumps onto the tendon between my thumb and index finger.
Mommy I swoon to her, drawing out the y. I love Emily much, but caring for her is a different beast
entirely.
As with anything, I came here out of Absolute Necessity. Please let the doctor know.
They will ask my profession when I go to the ER. I’ll go to the ER three times a week and each time
they’ll ask Profession? Each time I defiantly say POET!
I’m a moron, it’s not their fault.
The doctor will look at me and say No wonder.
He’s Plato, casting me out because he knows I’m worse than evil— I’m useless.
THAT LITTLE SHIT! He doesn’t know…
I write sickness out of my life.
I write and forget that I am starving.
I write the joy of crouching before
my broken fridge in amazement. What the fuck
am I going to do with a bag of cherries, half a dozen eggs? I refuse
to eat another medium-boiled egg, despite its high nutritional content, despite it being easy
to digest.
I suck
on a cherry, its thin skin ripe
with opportunity for concern.
Slicking ice off of a cherry, I write
its eros, a soapy pit.
dear sick women, they die
drinking only transparency
transparently.
Immagine: Claudio Chiavacci (2017)