Mano morta con dita S02 è il primo dei prequel del libro Mano morta con dita (testi di Luca Rizzatello, incisioni di Nicola Cavallaro), pubblicato nel 2012 da Valentina Editrice.
Luca Rizzatello è il progetto parallelo di Ophelia Borghesan.
*
1.
Il refettorio ospita due cani,
o quasi. Ebbene, il ragazzino osserva
dapprima il cane lupo appeso al muro;
il cane lupo porta la medaglia,
perché durante la retata ha perso
la vita. Invece l’altro cane è un dalmata
di das, scartato dalla riffa in quanto
appare macrocefalo. Per farselo
piacere, il ragazzino lo accarezza
leccandosi le dita, fino a quando
le macchie non scompaiono del tutto.
*
2.
Il giovane analista non respira,
e osserva la ginnasta, che si prodiga
per la raccolta fondi. Nel foyer
si sono radunati i soci, appare
il presidente; spiega che i conigli
di polvere non sono il male, sono
capelli, pelle morta, fibre tessili;
poi tace. I soci firmano gli assegni,
e la ginnasta inciampa; l’analista
si china, per raccogliere gli assegni;
li porge alla ginnasta, che si scusa.
*
3.
Voi non sapete l’ora, non il giorno,
in cui verrà la polvere, coi suoi
conigli, e allora l’acaro e l’agnello
staranno insieme, dice il presidente.
La sala per gli incontri è il magazzino
del centro caccia e pesca; gli animali
esposti non si possono toccare.
La spazzola che usa la ginnasta
per la manutenzione dei cinghiali
è fatta coi cinghiali; la ginnasta
confonde i suoi capelli con le setole.
*
4.
Il poliacrilammide è utilizzato
per prevenire i rischi di erosione
del suolo, dice il ragazzino; e aggiunge:
in Minnesota, per esempio, esplosero
mulini industriali, nevicarono
farina e arti, e in Oklahoma, o in Kansas,
ma anche in Texas, si formò il Dust Bowl,
gli Stati si svuotarono. Così
l’ur-suora infila l’ago nello zigomo
del ragazzino, e tende il filo; intanto
ascolta Carosello, fischiettando.
*
5.
Se spinge il braccio verso il basso, il gesso
si stacca dalla pelle, e l’aria passa
insieme all’uncinetto. La ginnasta
osserva il sacco del Folletto, sfila
il ferro, e lo pulisce sulla tuta.
Il sacco del Folletto è un reliquiario,
annota la ginnasta, e glossa: un utero.
Il presidente le accarezza il collo
del piede destro, e la ginnasta chiude
un occhio; le sussurra: la parola
di sicurezza è polvere; poi ride.
*
6.
Il foglio con gli orari delle visite
è tutto rovinato; il ragazzino
sta zitto, e la ginnasta dice: mangia
qualcosa, almeno bevi il brodo, vero?
Le gelatine sono rosse, oppure
azzurre; il ragazzino osserva gli ospiti
riflessi sugli infissi sigillati;
gli spettri dei suicidi, dice. Intanto
l’ur-suora si avvicina, e la ginnasta
le passa di nascosto la mazzetta;
l’ur-suora fa l’inchino, e si allontana.
*
7.
Il sacco del Folletto è custodito
in cassaforte; i soci si preparano
al rito, e il presidente dice: polvere
non siete, siete schiavi dello scrub,
dell’idropulitrice tra le fughe,
del coprimaterasso, pervertiti.
Ostende il sacco, e i soci si inginocchiano
sui sacchi di ricambio; la ginnasta
li sfiora sulla nuca, rassicura
i nuovi, siete nella nube, dice;
poi scrive i loro codici bancari.
*
8.
Nel retro del furgone il presidente
imbusta i materiali per i soci
del Movimento di Liberazione
dei Figli Impolverati; i detergenti
rilasciano vapori che producono
visioni, con Charles Dickens che pulisce
i caminetti, e intanto i lustrascarpe
gli strappano i quaderni. Nel furgone
c’è un santuario, annota la ginnasta,
e aggiunge: le parole sono povere,
o meglio, le parole sono polvere.
*
9.
Se avesse l’esoscheletro sarebbe
ai campionati, e non avrebbe il gesso,
sussurra il ragazzino; ma se avessi
il guscio come dici, per esempio,
potrei saltare?, dice la ginnasta;
il ragazzino scuote il capo, e dice:
non c’entra niente il guscio, adesso; il guscio,
ripete l’analista, e la ginnasta
sorride, e il dito scorre sul bracciolo;
non c’entra niente, dice il ragazzino;
perché non c’entra?, dice l’analista.
*
10.
Le gocce di amarena si raccolgono
nell’incavo del braccio, e la ginnasta
le lecca, poi appoggia il bastoncino
sul pavimento; l’analista osserva
il legno mordicchiato e i denti rosa.
La menta è troppo sopravvalutata,
sussurra la ginnasta, e l’analista
raccoglie il bastoncino ricoperto
di moscerini; lascia che si nutrano,
va bene?, dice la ginnasta, e porta
le gambe al petto, e scopre le caviglie.
*
11.
Il presidente esce dalla stanza
dell’ospedale, e fissa l’analista;
lo so che cosa fate di nascosto,
ma non è questo il punto, adesso, dice;
il punto è che ha bevuto il brillantante
stanotte, dice; adesso dorme, dice.
Il ragazzino vede che alle spalle
dell’analista appaiono le nozze
del principe Ranieri con Grace Kelly,
bandiere monegasche che garriscono
al vento dello schermo, le colombe.
*
Immagine: Audrey Kletscher Helbling 2015.