I testi che seguono sono tratti dalla nuova raccolta di Rodolfo Zucco, Bubuluz, Edizioni del Verri, 2017.
*
Analogie
… o la passione
per la caccia alla volpe.
(Alcune analogie.
L’identificazione
con la volpe. Lasciare i segugi
disorientati…)
* Ma
perché?
(«Sul resto: naturalmente hai ragione:
paura di morire, desiderio
di essere un altro. Dovrei spiegarLe
le circostanze, ma forse
guasterebbe l’effetto, non Le pare?»)
*
Del predare
Gli animali
che per natura sono soprattutto
prede fanno dei sogni brevi – più
che sogni veri e propri sono
apparizioni.
* I predatori fanno
invece sogni complicati e lunghi.
«In ogni caso
da qualche giorno mi alzo
alle sei, per reagire
all’insonnia. In realtà
mi svegliano le tortore di casa.
Per rappresaglia gli ho predato il nido.»
*
Del finire
(Lo stratagemma
funzionò come avevi sperato:
qualcosa la colpì nel modo in cui dicesti
quel che dicesti, e d’un tratto la battaglia
fu finita.)
«Insomma è così che va a finire –
pensai ascoltando il vento che pian piano
si andava confondendo col ricordo
delle voci dei bambini che sembravano
ancora levarsi e perdersi nel giardino.
Sentivo un delicato mormorio di sillabe
che risultava molto
piacevole al mio orecchio
ma in fondo inutile
e leggermente assurdo.»
*
da “Schulz”
*
1.
«Mio padre
è stato trasferito. Andiamo a stare
in un’altra città. Probabilmente
non ci vedremo più».
* Sì,
proprio così: impreparato e incompiuto,
in un punto fortuito del tempo e dello spazio,
senza chiudere i conti, senza aver raggiunto
uno scopo –
* come a metà di un discorso:
senza punto né punto esclamativo –
senza giudizio né ira
divina, quasi in perfetta armonia,
lealmente, secondo accordi reciproci
e regole da ambo le parti
riconosciute.
*
2.
«Sto pensando di non allontanarmi
mai dal cortile.»
* In fin dei conti
non conosciamo forse già in anticipo
tutta i paesaggi che incontreremo in vita
nostra? Può forse mai
accadere qualcosa di ancora totalmente nuovo,
di cui non abbiamo già da tempo avuto
presentimento?
* So che un giorno,
a un’ora tarda,
sarò là, al limitare
dei giardini…
*
5.
«Ci sono troppi problemi nella vita.
Oggi ci sono i lupi,
ieri era il mio rovescio.»
– Cinque per sette… – ripetei confuso,
sentendo che quella confusione, affluendo
al cuore come un’ondata dolce
e tiepida, velava di nebbia la chiarezza
delle mie idee.
* Colpito dalla mia ignoranza
come da una rivelazione, semiaffascinato
dall’idea di tornare realmente all’incoscienza
infantile, cominciai a balbettare
e a ripetere: cinque
per sette, cinque
per sette…
*
Fotografia: Michael Kenna, Twenty four abashiri, Hokkaido, Japan, 2005