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I poteri
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Sul sogno
Aspettano l’apparizione di una donna oppure di un’isola. Magari un giardino.
Si alzano in piedi, si siedono di nuovo, passeggiano, dicono cose, respirano anche. L’erba è lucidissima, l’erba è – per fortuna – artificiale: un’ idea nostra di erba.
Hanno inventato – loro – l’estate, ma l’estate è tutto.
Del sole, dicono che:
Il miele è un lavoro per api ronzanti. Ci vogliono:
ali piccole, corpo leggero, tenacia irritante, movimenti ostinati.
…dove il divano è un principio di gioia, una sponda di salvezza, l’esatto momento in cui mi addormento e divento più potente di voi.
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Sulla veglia
Io-cecità-salvezza ecc., mi ripetevo come un mantra per mettere insieme un po’ di concentrazione, di frasi finite, di sguardi che vanno dritti in un punto, senza divagare.
Mi faccio la violenza – la cura – di un’attenzione continua e opprimente. Mi dedico a qualcosa, mi piego, divento forte, perdo – cerco di stare dentro il più possibile.
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Una dinamica
E tu, proprio tu, ma forse io, devi sapere che:
ci sono solo due forme di potere – l’assenza e la vigilanza – e non potrai conciliarle, non potrai farcela, non ci riuscirò.