Simone Burratti, Progetto per S.

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Semblables au bannissement / au retour à la fois craint et désiré / à une surveillance occulte / à une destinée et aux obstacles qui se présentent à une destinée / semblables à la mélancolie qui voit l’avenir lourdement voilé / Semblables à la fatalité /
HENRI MICHAUX

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1.
Ci sono cose che non potrai mai prendere, come se la tua mano fosse troppo precisa per le misure sopra le molecole. Ogni giorno farai del tuo meglio e non sarà mai abbastanza; manderai giù tutto, ricomincerai. Le notti non ti spaventeranno.
A ogni nuova sconfitta il numero sulla tua fronte aumenterà, si inciderà più a fondo e farà sempre più male, stabile e sotterraneo come una ruga che dà l’espressione.

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2.
L’amore è una cosa invernale, e anche la sua fine. Tutti i pensieri, tutti i gesti sprecati si disperdono nell’aria, fuori dal corpo. E come un freddo ormai dimenticato l’abbandono ritorna, con quelle stesse punte di amarezza, vergogna, di non-bastare-più; bruciando la nostra legna verde accatastata con cura, le rinunce accettate, bruciando tutto ciò che era cambiato, per un anno o per un attimo.

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3.
Stanotte mi masturberò
con lo sguardo fissato al soffitto
come fanno gli uomini grandi
prima di compiere opere grandi.

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4. (Masada)
Il monte roccioso davanti a te ha scavature di sole generate dal tuo sguardo:

salirai attraverso ciò che hai distrutto
dentro una luce simile a quella che ti ha scritto
per arrivare nel punto in cui tutti sono morti
senza più combattere, non essendo
abbastanza, o per eccesso di sole.

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5.
Una stupidità che si misura con l’altezza della voce. Ci sono cose che non potrai mai prendere – cerca di ricordartelo.

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6.
Non c’è nessun abisso, nessun modo di sprofondare. Devi imparare ad avere pazienza. Ti tireranno su e giù. L’ultimo passaggio è subito conseguente a quest’accettazione.
L’occhio diventerà trasparente, mostrando tutto il vuoto che c’è dietro. Ricordare sarà sempre più inutile e noioso. Comincerai a staccarti dal mondo e i tuoi rapporti con l’esterno cambieranno.

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7. (Getsemani, 10,000 giorni)
Sono una persona lontana. Conosco la mia vita e molte altre cose, senza che nessuna mi tocchi. Sto concentrato solo sui miei atomi, e sulle interferenze del vento che attraversa il giardino.

Mi manchi? Non lo so. C’è solo qualche immagine confusa. Mi sento vuoto e pulito, non ti voglio del male. Sono solo lontano. Conosco la tua vita e molte altre cose, senza che nessuna mi tocchi.

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