Giulia Rusconi, sette poesie

Sette poesie di Giulia Rusconi (Venezia, 1984) dalla raccolta “Distanze”, vincitrice del premio Teglio Poesia 2012, sezione Under 40.

*

   Le lieu de nous où toute chose se dénoue

ARAGON

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Nella mia casa c’è una stanza vuota
ogni mattina viene pulita
arieggiata ha una finestra
spalancata la stanza che è vuota
l’ho pensata per dei bambini
lui mi ha detto “Facciamoci
uno studio una stanza
per il disegno tecnico
____________la sala macchine”.
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Se mi sveglio con gli aghi sulla pelle
pulisco l’intera casa
_________________a specchio
sposto i mobili e passo la scopa
negli angoli morti. La cera
e il Vetril mi fanno scoppiare
di gioia il cuore! Ma restano sempre
sui lavandini piccole macchie chiare
calcare: mi incanutisce
__________________prima del tempo.
*

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*

Nella mia casa c’è un bagno
che è quello grande e c’è una vasca
di quelle larghe da comodo suicidio
ma quando accade il male scelgo
il bagno piccolo che è in fondo un po’ nascosto
mi chiudo a chiave aspetto aspetto
_______________________aspetto
_____________________________che passi.
*

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*

La mia casa è sulle dune
la divido con un nomade feroce
lo vedo che svanisce nella sabbia
con un turbante azzurro gli occhi
fondi ma a volte quando è estate
diventa biondo e con il costume bianco
nuota: lo guardo dalla sala
io che indosso scialli anche nel caldo
e tengo i vetri chiusi.
*

*
*

Mi ha lasciato un biglietto
la moka già pronta – sul tavolo
la tovaglietta della colazione.

Mangio con le dita i granelli di zucchero
che ha fatto cadere apposta
__________________apposta per me.
*

*
*

Se si potesse mangiare di spalle
schiena contro schiena
e con le mani! Invece quando è in casa
vuole una cena vera la tovaglia
i piatti i tovaglioli di stoffa.
Ed io che sono goffa
mi sento venir meno le posate
mangio a rate, distratta,
seduta di sbieco pronta a scappare.
*

*
*

“Non sei benvenuta
fallita usurpatrice non vedi
che ti sto sabotando?”
Quando ho ospiti sta zitta
mi dicon tutti: “Com’è
educata, cara mia, che bel lavoro!”

Ma in cucina
mi scivolano i piatti dalle mani.

One comment

  • E questa è una poetessa pubblicata sul recente almanacco pubblicato a cura di cucchi per lietocolle? Incredibile….non ho parole. Il trionfo della banalità.

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