Maddalena Lotter – Atlante di chi non parla

Pubblichiamo oggi tre poesie tratte da Atlante di chi non parla, nuova raccolta di Maddalena Lotter appena uscita per la collana ‘i domani’ per Nino Aragno editore. Ringraziamo l’autrice e l’editore per la gentile concessione.

*

Il primo giorno sulla terra
                                         anch’io c’ero
ma nei millenni mi sono ritirato
in un tempo trapassato.
Per una vita intima 
ho dato ascolto alla risacca e l’acqua
mi ha raccolto, ora come un’onda
scivolano le pinne antiche zampe
e quando sono stanco guardo
il mio corpo colossale
sospeso in un abisso ancor più vasto.

*

Scendo a certe profondità del mondo
dove le alghe avvolgono, le pietre diffondono
suoni sottili.
Cosa sanno e quale lingua parlano
mi chiedo quei fischi tra le caverne.
Con riguardo non muovo che la coda,
sono il loro immobile ospite e amico;
se resto per molto, mi fanno vedere i riflessi
schiudendo le perle e più in fondo
come una leggenda avvisto l’arpa del tempo.

*

Da giorni migriamo con i piccoli
che si misurano al seguito. Ci sostiene un buon vento.
Suona il corno del nàrvalo, apre per tutti la strada.
In punta alla fronte possente
spumeggia la schiuma e l’acqua si fa tagliare
con facilità, è facile andare, essere chi davvero siamo.
Ci guardano da una nave ferma come per capire.

*

Immagine: Rossella Mandalà, Floating Thought

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