Una canzone da “Milk-Eyed Mender”, il primo full-length di Joanna Newsom.
Questo posto è umido e spettrale
e me ne sono già andato.
C’erano i senzacorpo che giravano
per questi corridoi, e ali polverose
staccatesi dalla carne e cadute
senza il minimo sospiro
E io me ne vado dove vanno gli alberi,
me ne vado dall’istruzione superiore
per ora, e per soldi
E la cosa mi prende, mi colpisce,
ma poi non lo so, proprio non lo so…
la cosa mi coinvolge, ma poi proprio non lo so…
I palazzi e le nuvole, la salvia
ruvida e incolta e il fumo,
il modo in cui tutto
si risolverà in tempo, con calma
E voi, “leggi di proprietà”
e tu, “economia libera”
e voi, infiniti ripensamenti
me l’avreste potuto dire prima
Non affezionarti mai tanto a una poesia
da scordarti la verità al di fuori,
non avvicinarti mai tanto alla fiamma
da scordarti che devi mangiare
Voi ” infiniti ripensamenti ” il Vostro l’avete fatto …poi bisogna decidersi con leggerezza e amore..!! di solito bisogna andare in culo alla balena e non si sbaglia .A te trovare una balena ,metterLe caccia e poi invece di ucciderla per IgrassarTi e fare scorte ..sccorgerTi che e’ meglio ..andarLe in culo
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È lieve. Volteggia.
Lei, la sua musica, il testo.
Grazie.
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