1.

Le tapparelle cullano refusi di falene la sera la mattina 

stampano listarelle sul desco magliette moda anni cinquanta.

Tempo permettendo, indosseremo il desco.

*

2.

Può     posso stare con la base della schiena che tocca il davanzale 

con un sole che è il sole di luglio del nove luglio delle otto e dieci a.m

anno duemilaventi 54º 41’ 20’’ latitudine longitudine 25º 16’ 47’’

coordinando gli avambracci a mettermi mettersi davanti 

un suo mio libro inebetito dal biancore essere 

per numerosi secondi una statua riscaldata 

che scorda universo e applausi una statua tutta pori.

*

3.

Le motorette rombando rilasciano una perimetrata onnipotenza.

L’estate è partorita dai tubi di scarico truccati dicembri inclusi.

*

Giugno luglio agosto

sono stemmi che vengono dopo

apposti alla fiancata o al cruscotto. 

*

Multateli ma anche elogiateli in segreto

per le iperboli che ribollono per il serbatoio d’imbecillità

che mi concima questa terza rivelazione.

*

4.

La resina termoplastica dei gazebo

rilascia nell’aria una nausea delicata.

Non c’è niente di eccezionale nel mio naso, credo,

così stordito, così incollato al telo.

E niente in quei salotti di vimini che traspirano 

la loro umidità di oasi ridicole,

deserte o con l’addetto alle vendite 

che annuncia una festicciola di manichini. 

Distogliendosi,

viene proprio da riverirlo, allora,

il grigio della tangenziale che mi scorta

verso il bilocale senza proiettare vicinanze.

*

5.

Approntano l’infisso per la mensola 

il montante del cancelletto il prato 

dove i bimbi potranno stravaccarsi.

*

La trivella la fresatrice il tosaerba. 

Fittissimi, aleatori, intervallano

campiture di rumori più blandi

infradito scrollati iris d’acqua flessi

cellulare che vibra pallina da tennis.

*

Sono le cicale delle nostre parti 

timidamente, svogliatamente inurbate. 

Aspirano alla manutenzione; a tagliare il nastro 

che inaugura ogni settembre

come un niente di fatto.

*

Alle loro dentature, al fatalismo di chi le adopera 

tra una pausa e l’altra, in tempi dilatati e arbitrari,

estorciamo una versione non troppo appariscente dell’estate.

*

*

Per scaricare l’inedito in PDF: Davide Castiglione, Cinque rivelazioni estive

*

Immagine: Giulia Gamberini

Una risposta

  1. […] settimana Formavera ha pubblicato Cinque rivelazioni estive, una sequenza di brevi testi. Qui vi presento il lato B, ovvero tre altre […]

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